X

Contattaci

0%

Maschietto e l’officina 4.0: un caso di successo di trasformazione digitale, culturale e tecnologica

Intervista a Marika Maschietto, controller e responsabile della strategia di Maschietto Elettromeccanica s.r.l.

Marika Maschietto

Avviare un progetto di trasformazione digitale per un’azienda è un percorso lungo e pieno di ostacoli, che richiede una buona dose di coraggio e determinazione, soprattutto se si vuole intervenire lungo tutta la filiera di produzione.

Ma i risultati sono considerevoli, compresi alcuni non preventivati, come ad esempio una rinnovata motivazione al lavoro e un miglior benessere aziendale di tutti i dipendenti. È il caso di Maschietto Elettromeccanica, una piccola azienda del pordenonese che dal 1978 opera nell’ambito della manutenzione e riparazione di macchine e apparecchiature elettromeccaniche e che, in poco più di due anni, ha cambiato completamente faccia, trasformando la sua produzione in una vera e propria officina 4.0.

Incontriamo Marika Maschietto, controller e responsabile della strategia organizzativa dell’azienda, che ci racconta di due anni complessi, trascorsi tra successi e difficoltà. Lo sguardo che ha oggi, però, è pieno di soddisfazione, è quello di chi sa di aver alle spalle il guado più difficile e adesso può puntare più avanti.

D: Come siete entrati in contatto con IP4FVG?

È successo nel 2018 tramite LEF, uno dei partner del digital innovation hub regionale; abbiamo fatto un assessment, una sorta di check-up per capire il nostro livello di digitalizzazione aziendale. Inutile dire che eravamo all’anno zero. Successivamente siamo stati seguiti dal nodo di Trieste.

D: Cosa vi ha spinto, quali erano le esigenze più urgenti?

Avevamo innanzitutto la necessità di monitorare le commesse; ne abbiamo tante, tutte molto diverse e in crescita costante, con un tempo di attraversamento molto breve. Dovevamo monitorare l’avanzamento della commessa dall’ingresso al collaudo e pianificare le attività dell’officina. Oltre a questo, avevamo bisogno di non disperdere il know-how aziendale; serviva definire le procedure e trovare un modo per trasmettere le esperienze e le competenze ai nuovi arrivati. Era necessario, in sostanza, standardizzare le operazioni. Iniziare un percorso di digitalizzazione ci ha “costretto” a definire meglio le procedure chiave e il know-how aziendale.
Un altro obiettivo era quello di riuscire a fornire ai nostri clienti dei certificati di collaudo che potessero attestare le lavorazioni fatte e i dati sui test eseguiti. Cosa molto difficile perché il flusso delle commesse non era tracciato con precisione e i macchinari di collaudo non erano connessi.

D: Da quale di queste esigenze avete iniziato e che tipo di tecnologie avete messo in campo?

Grazie all’assessment abbiamo individuato la strada da percorrere: la prima cosa da affrontare era migliorare l’organizzazione dei flussi di lavoro. Abbiamo così deciso di far seguire a tutti i dipendenti un corso di metodologia lean. È stato un periodo durissimo, perché contemporaneamente bisognava mantenere la produttività. Ma non si poteva fare diversamente: l’azienda doveva crescere e cambiare mentalità tutta insieme.

Così abbiamo analizzato i flussi interni con un’ottica nuova e apportato le prime modifiche al layout fisico dell’officina. Parallelamente, abbiamo affrontato l’aspetto informatico: un’analisi accurata della nostra infrastruttura IT ci ha rivelato che non era adeguata ai moderni standard di affidabilità e disponibilità, così ci siamo attrezzati con un fornitore esterno che oggi ci garantisce un livello di servizio adeguato alle nostre necessità.
Altro step è stato il cambio del gestionale. Avevamo la necessità di integrare anche un MES per il controllo delle macchine e di migliorare la gestione delle commesse. Grazie alla mappatura delle aziende e delle soluzioni ICT di IP4FVG, siamo entrati in contatto con due possibili fornitori che abbiamo valutato anche confrontandoli con altri di nostra conoscenza. Il cambio del gestionale è stato, forse, lo step più complicato, ci ha impegnato per un anno. Una volta messo in produzione il nuovo gestionale è stato integrato con il MES.

D: E da qui poi è partito un nuovo percorso…

Sì, è stato un momento importante che ha segnato la conclusione di questo primo traguardo e l’inizio di un nuovo step. Abbiamo infatti completato la realizzazione di un banco di collaudo per i motori brushless che presto sarà integrato con il MES. Questo consentirà di ricevere i dati della commessa dal gestionale e di inviarli al sistema. Il banco è stato realizzato su nostra progettazione e consentirà il collaudo di tutti i motori brushless, indipendentemente dal modello o dalla marca. Con la stessa filosofia di integrazione con i gestionali aziendali abbiamo poi completato il revamping delle macchine equilibratrici che presto saranno integrate e comunicanti con tutta l’officina. L’obiettivo finale è quello di ottenere dei certificati di collaudo diversi in base alle macchine che si riparano.

D: Malgrado il percorso complesso, quali sono i principali vantaggi che avete ottenuto?

Oggi possiamo dire di avere un’infrastruttura informatica più stabile:  abbiamo messo in sicurezza i dati aziendali e il know-how, grazie anche alla scelta del fornitore giusto per noi.
Il cambio del gestionale, inoltre, ci permetterà di sviluppare al meglio i nostri servizi al cliente e di monitorare lo stato di avanzamento, dalla presa in carico fino al collaudo finale e alla fatturazione. Questo ci consente di aumentare i nostri standard di qualità e di posizionarci meglio sul mercato, perché ci identifica come un’azienda affidabile.
Altro elemento non meno importante è l’aumento del benessere lavorativo. C’è meno caos in azienda per la gestione delle commesse e dell’officina, il personale ha migliorato le proprie competenze ed è più sereno e motivato. Inoltre, l’azienda è diventata più attrattiva anche per le nuove risorse che vogliamo assumere, perché innovativa e al passo con i tempi.

D: Qual è stato il ruolo di IP4FVG e come vi ha sostenuto in questo percorso?

Inizialmente l’assesment ci ha fornito una road map dei passi da compiere. Abbiamo potuto realizzare le attività che avevamo pianificato e programmato grazie ai contributi che abbiamo ottenuto in seguito alla partecipazione a bandi d’innovazione promossi dalla Regione FVG e dal MISE.
Ma senza IP4FVG non so se avremmo potuto intraprendere questo percorso. È stato un compagno di viaggio, una guida, con cui condividere scelte e dubbi. Sapere di poter contare su un supporto “disinteressato” e gratuito ci ha permesso di fidarci completamente perché eravamo consapevoli che ogni suggerimento sarebbe stato oggettivo. Non ci siamo mai sentiti soli, anche nei momenti più complicati. E credetemi, ce ne sono stati tanti. Ma adesso che soddisfazione! Da qui in poi possiamo solo andare avanti.

Contattaci

Compila il form per richiedere informazioni,
ti contatteremo al più presto.
Contattaci
Skip to content