di Fabio Millevoi, Carla Broccardo, Francesco Mazza*

La maggior parte di noi, quando pensa al futuro pensa a un “futuro probabile”, a quello che presume potrà accadere. Questo, di solito, comporta la proiezione della nostra esperienza nel futuro e poi la considerazione, sulla base delle sensibilità individuali, di alcune variazioni; per esempio, cosa accadrebbe se i costi energetici risultassero superiori del 15% o inferiori del 5%? È questo un percorso, che potremmo definire in continuità, e che non mette in discussione le ipotesi, ma esegue semplicemente un modello, e lo fa più volte.

Uno dei compiti più importanti di un esercizio di futuri, invece, è identificare cose che non sono ancora di “dominio pubblico”: immaginare che tipo di cose saranno dominanti – diciamo – tra dieci o vent’anni. E per farlo deve scavare, esaminare granelli di informazioni, cogliere cambiamenti in erba, scoprire fenomeni marginali, individuare segnali deboli di futuro. Un lavoro che richiede un uso creativo delle informazioni per produrre idee e punti di vista che sfidino il presente.

Un metodo che il Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future (LICoF) ha seguito per mettere a fuoco i 4 scenari descritti nel report, presentato al Castello di Miramare nel settembre del 2022; quattro storie che potranno sembrare inusuali, apparire esagerate o forse provocatorie ma che, speriamo, saranno in grado di trasportare il lettore in aree estranee e sconosciute perché abbiamo bisogno di narrazioni diverse per raccontare le trasformazioni ultrarapide dell’attualità. Un’impresa complessa e sfaccettata.

Per questo abbiamo invitato imprenditori, pionieri della digitalizzazione, rappresentanti della cultura e del mondo accademico, professionisti – che ringraziamo – che hanno contribuito con il loro tempo, la loro competenza ed energia ad accrescere il valore di questo progetto di Area Science Park e ANCE FVG, realizzato nell’ambito delle attività di IP4FVG e del progetto Argo. I partecipanti al percorso LICoF hanno condiviso con noi opinioni e analisi sulle possibili tendenze che potrebbero influenzare il settore delle costruzioni nei prossimi anni, contribuendo ad ampliare la nostra prospettiva e a prendere in considerazione diversi percorsi che possono condurre a futuri diversi.

Non abbiamo creato un documento di previsioni sul futuro delle costruzioni, ma abbiamo immaginato 4 situazioni per cambiare la mappa mentale degli attori della filiera, uno stimolo per pensare: e se questo futuro dovesse accadere, cosa faremmo al riguardo? Quali azioni significative intraprenderemmo? Del resto, un esercizio di futuri non serve per generare curiosità ma per far capire che il futuro dev’essere considerato un verbo e non un sostantivo. Richiede azione. Richiede che ci si spinga dentro. Non è una cosa che ci cade sulla testa. È qualcosa su cui abbiamo una responsabilità. Ma in una società con una visione a breve termine, succube della dittatura del presente, finiamo per credere di non avere responsabilità di alcun tipo e ci dimentichiamo di essere il peso che inclina il piano.

Non ci resta che lasciarvi alla lettura invitandovi a farci sapere se il nostro studio ha avuto un impatto su di voi o sulla vostra impresa.

Ogni feedback sarà il benvenuto.

*Gli autori del report LICoF

Fabio Millevoi, Direttore ANCE FVG e futurista
Carla Broccardo, Avvocata e futurista
Francesco Mazza, Business Development Manager MOOG

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