29 Settembre 2023
Credito d’imposta per progetti ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica
Il MIMIT – Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in accordo con il MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il Decreto per favorire l’applicazione, in condizioni di certezza operativa da parte delle imprese, del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica. Il Decreto ha l’obiettivo di attuare quanto previsto dal Decreto legislativo “Semplificazioni” n. 73 del 21 giugno 2022.
Spese ammissibili
Per ogni tipo di attività di R&S&I si indicano le spese ammissibili ai fini della determinazione della base di calcolo del beneficio fiscale e anche, in alcuni casi, i limiti percentuali rispetto al totale delle spese ammesse, che sono maggiorati nel caso di spese di personale sostenute per:
- giovani ricercatori: età non superiore a 35 anni, al primo impiego, in possesso di un titolo di dottore di ricerca o iscritti a un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera o in possesso di una laurea magistrale in discipline tecniche o scientifiche, assunti dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati in laboratori e altre strutture di ricerca situate nel territorio nazionale;
- giovani specializzati: soggetti di età non superiore a 35 anni, al primo impiego, laureati in design e altri titoli equiparabili, assunti a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di design e innovazione estetica in laboratori e altre strutture di ricerca situate nel territorio nazionale.
Nel caso di attività di ricerca e sviluppo, ricevono una maggiorazione anche le spese per contratti di ricerca extra-muros stipulati con università e istituti di ricerca (a specifiche condizioni) nonché con start-up innovative aventi sede sempre nel territorio nazionale.
Certificazione degli investimenti
Nel Decreto viene introdotta anche una disciplina che darà alle imprese interessate la facoltà di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti in R&S&I effettuati o da effettuare.
La certificazione dovrà riportare ogni informazioni utile sull’adeguatezza delle capacità organizzative e delle competenze tecniche dell’impresa rispetto agli investimenti effettuati o programmati per il raggiungimento di obiettivi di innovazione tecnologica finalizzata all’innovazione digitale 4.0 e alla transizione ecologica, la descrizione analitica dei progetti e sotto progetti realizzati o in fase di avvio o realizzazione, nonché le motivazioni tecniche sulla base delle quali vengono attestati i requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta o il riconoscimento della maggiorazione dell’aliquota relativa.
Albo dei certificatori
A questo scopo, è stato istituito presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del MIMIT l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni, nello specifico:
- persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione;
- imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di R&S&I;
- centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0;
- centri di competenza ad alta specializzazione;
- poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence);
- università statali e non statali legalmente riconosciute;
- enti pubblici di ricerca.
Un ulteriore Decreto ministeriale stabilirà entro 90 giorni le modalità di iscrizione all’Albo.
Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy entro il 31 dicembre 2023, pubblicherà le “Linee Guida” integrative aggiornate, con lo scopo di permettere una corretta applicazione del credito d’imposta tenendo conto dell’evoluzione della prassi interpretativa e delle eventuali modifiche normative del decreto.
Per maggiori informazioni sul bando visita la pagina del MIMIT