5 Luglio 2022
Il metaverso, un nuovo orizzonte di business per le imprese
di Marco Zanuttini, Founder e CEO TechStar
È una parola entrata ormai nella top 10 delle ricerche online, al centro di studi, news e soprattutto investimenti sempre più ingenti. Si chiama metaverso. Ma di cosa si tratta esattamente? Per cominciare, quello a cui ci troviamo di fronte non è tanto, o non solo, una nuova soluzione tecnologica, ma una vera e propria rivoluzione concettuale, strategica e di business. Di fatto, qualcosa di comparabile alla nascita di un nuovo internet, in grado di modificare il modo stesso in cui fruiamo i contenuti: non come “lettori” di una pagina ma entrando letteralmente dentro ai contenuti, facendone esperienza in modo immersivo, interattivo, permanente.
Tratta dal noto romanzo di fantascienza “Snow Crash”, la parola metaverso non è un concetto nuovo, ma la sua introduzione ha catalizzato una evoluzione fondamentale: aggregare una serie di idee, ma anche di tecnologie, che finora avevano condotto vite più o meno separate.
Basti pensare alla realtà virtuale ma anche al mondo del design 3d e dello sviluppo dei digital twin, cioè quelle copie che vengono create per gli oggetti reali con fini di dimostrazione, test e molto altro. E ancora alla realtà aumentata, all’analisi dati, ai sistemi per creare ambienti 3d condivisi ed esplorabili da remoto.
Questa nuova realtà non si sta affermando oggi per caso: l’esperienza dell’interazione da remoto è diventata sempre più comune, e in generale non solo le condizioni tecnologiche, ma anche quelle storiche, sociali ed economiche hanno completamente rinnovato le nostre abitudini nell’uso della tecnologia, preparandoci a un vero e proprio salto evolutivo nella comunicazione umana. Se da un lato abbiamo bisogno di molto di più che un viso in 2d su uno schermo, dall’altro siamo sempre più consapevoli di come alcune vecchie abitudini siano rischiose per le persone, costose per le aziende e dannose per l’ambiente.
Hanno capito tutto questo i grandi player internazionali, ma lo stanno comprendendo molto in fretta tutti, basti vedere i principali report degli analisti, ma anche i movimenti dei grandi gruppi di investimento, delle grandi aziende tecnologiche ma anche dei maggiori brand di quasi ogni settore: il metaverso sta diventando letteralmente una ulteriore parte di realtà che si va ad aggiungere alla nostra esperienza quotidiana offline e online, creando possibilità di business radicalmente nuove e al tempo stesso già estremamente concrete.
Vale la pena soffermarsi su alcune caratteristiche fondamentali di questa tecnologia, per poterci rendere conto che si sta configurando fin da ora come un potentissimo strumento non solo per gli utenti finali ma anche per le imprese.
Innanzitutto, grazie agli avatar, le copie digitali di noi stessi, possiamo esplorare in modo nuovo il concetto di vicinanza fisica, le dimensioni dello spazio anche se virtuale, il movimento, le interazioni con le persone e gli oggetti, perfino le emozioni e in generale l’espressione della nostra identità. Gli avatar possono rivelarsi strumenti per interagire in modo diverso con il nostro cliente, utilizzando la forza di una vera e propria “presenza” che guida, informa, insomma crea una vera e propria relazione con il nostro utente.
In secondo luogo, ci troviamo in un luogo caratterizzato da permanenza, in cui le mie azioni, la mia storia, la mia vita virtuale influenzano e interagiscono con quelle degli altri e con quello che gli altri hanno deciso di situare negli ambienti virtuali proprio come fanno i brand con i loro prodotti nel mondo reale: lo sviluppo dei digital twin, le copie digitali che vengono create da oggetti e prodotti reali, ci permette infatti di costruire, o ricostruire, la nostra realtà nei modi più disparati, e di utilizzarla per testare, studiare, mostrare, formare e molto altro.
Infine, il metaverso è uno spazio tridimensionale, da esplorare e con il quale interagire in modi molto più ricchi e complessi di quanto offerto da un sito web in 2d, e per questo fonte di una quantità (e qualità) di dati sugli utenti e i loro comportamenti che, adeguatamente elaborati, aiuteranno i brand a comprendere sempre meglio il loro target.
Insomma, il metaverso ha potenzialità che ancora non abbiamo del tutto individuato, ma una cosa è certa: aprirà, e sta già aprendo, numerose porte a chi saprà essere curioso.