27 Aprile 2022
L'edge computing per la gestione delle informazioni di produzione
Alcuni ritengono che sia la tecnologia che soppianterà il cloud computing, altri la identificano come un’infrastruttura d’importanza fondamentale per liberare applicazioni e strumenti sensibili al fattore tempo da problemi di latenza e dipendenza da data center remoti per l’elaborazione di dati. Ma che cos’è l’edge computing? E quali vantaggi può offrire alle nostre aziende?
Che cos’è e come funziona l’edge computing
Un’architettura di edge computing si configura come un’architettura IT distribuita e decentralizzata, organizzata come una rete di micro data-center in grado di elaborare e memorizzare dati a livello locale, ma anche di trasmettere dati ad un data center centrale o una repository cloud, siano essi già stati elaborati dall’architettura edge stessa o ricevuti direttamente dai macchinari.
I vantaggi delle reti edge
Il punto di forza di queste tipologie di rete risiede nel fatto che sono in grado di elaborare direttamente i dati provenienti dalle infrastrutture IoT aziendali utilizzando applicazioni di livello enterprise. Un processo più rapido ed efficiente, quindi, rispetto alle forme di elaborazione dati tradizionali e in grado di superarne difetti e problematiche. Un esempio tipico di applicazioni che utilizzano la tecnologia edge sono le architetture di rete IoT o IIoT (Industrial Internet of Things).
Mentre le architetture informatiche canoniche (data center, data base, backup), nello svolgere le loro funzioni tipiche (invio dei dati, attività di analytics, predittività dei sistemi di manutenzione e malfunzionamento, storage ed elaborazione) si trovano spesso a fronteggiare problemi di latenza, assenza di banda e affidabilità, le architetture di edge computing permettono di superare queste problematiche. La loro capacità di elaborare in tempo reale i dati “time-sensitive” utilizzando le risorse computing locali o un server intermedio ‘di prossimità’, consente di ridurre la mole dei dati da inviare a centri di calcolo lontani o server su cloud, portando i componenti base di elaborazione, storage e networking più vicino alle fonti che generano i dati.
Nel caso di macchinari o strutture che si basano su sistemi IoT, raccogliere i dati attraverso sensori, sistemi industriali, telecamere, POS, e altri dispositivi intelligenti e riuscire a portare l’elaborazione sul campo, significa garantire sicurezza, resilienza, affidabilità e persistenza del dato per tutte quelle informazioni che vanno elaborate in (quasi) tempo reale: risulta infatti irrealistico pensare che ciascuno dei dispositivi e applicazioni generatori di dati possa sempre fare affidamento su un canale di connessione e comunicazione dati stabile e costante con il cloud.