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Si scrive Agile, si pronuncia "Agiail"

Stiamo parlando del Metodo Agile, un vasto movimento che sta trasformando il mondo del lavoro. Nato nel 2001 per lo sviluppo di software, si sta diffondendo rapidamente come approccio innovativo all’organizzazione del lavoro in aziende e settori di ogni tipo e in tutto il mondo.

Essere un’organizzazione Agile significa abbracciare un metodo di gestione dell’azienda che consente di affrontare le esigenze di adattabilità e flessibilità derivanti dall’attuale struttura del mercato, caratterizzato da elementi di forti incertezze, complessità e ambiguità.

La gestione dei progetti secondo il metodo dell’agility si basa sul concetto di iterazione: team multidisciplinari lavorano per periodi brevi, su task relativamente piccoli, restando in continuo contatto e aggiornamento con stakeholder, shareholder, ma anche, e soprattutto, con i clienti finali.

Quando il metodo Agile funziona al meglio, infatti, i team lavorano all’interno di un modello di business in cui l’organizzazione genera valore contemporaneamente per sé stessa e per il cliente finale. L’ obiettivo del metodo Agile è far procedere in maniera semplice e snella il processo aziendale complessivo (dal lavoro svolto, al flusso di informazioni, fino a quello di capitali), in maniera integrata e con minimi costi marginali, ma importanti rendimenti di scala.

Le organizzazioni che hanno aderito al metodo Agile si basano su 3 caratteristiche principali:

1. La legge dei Piccoli Team

le aziende Agile ritengono che il lavoro debba essere svolto in piccoli team cross-funzionali che lavorano per brevi periodi su task relativamente piccoli. I team agili si organizzano da soli e, grazie ad un’ampia delega, raggiungono livelli di efficienza e prestazioni eccezionali, garantendosi un continuo confronto e riscontro con il cliente o utilizzatore finale.

2. La legge del cliente

L’attenzione al cliente è centrale nelle organizzazioni veramente agili: è infatti necessario che ogni lavoro svolto crei del valore aggiunto al cliente. L’azienda regola tutto – obiettivi, valori, principi, processi, sistemi, pratiche, strutture dati, incentivi – per generare continuamente nuovi valori per i clienti; tutto ciò che non contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo viene eliminato, specialmente se si tratta di politiche o scelte di burocrazia interna che rallentano i processi.

3. La legge della rete

Gli operatori agili vedono l’organizzazione come una rete di giocatori, veloce e trasparente, in cui tutti collaborano verso l’obiettivo comune di soddisfare i bisogni dei clienti. I team devono essere agili, ma lo deve essere anche l’organizzazione interna, non più intrappolata nelle maglie di una burocrazia top-down. La più recente frontiera del movimento “Agile” è quella di rendere agile l’intera organizzazione. Un concetto molto difficile da trasferire perché implica per le organizzazioni il diventare completamente diverse da quello che sono: si parte ad esempio da un nuovo concetto di gerarchia (a loro modo anche le organizzazioni agili sono gerarchiche) e da un nuovo “mindset”.

È un mondo davvero articolato e profondo quello dell’Agile (esistono più di 40 metodologie che lo descrivono e 70 pratiche differenti!), ma che garantisce alle organizzazioni che lo accolgono maggiore flessibilità, produttività e trasparenza, oltre che prodotti di produzione superiore e il maggior coinvolgimento e soddisfazione di dipendenti e clienti/utenti finali.

SAVE THE DATE!

Parleremo dell’organizzazione Agile il 10 ottobre assieme a Pierluigi Pugliese – Agile & Business Coach durante l’evento “AGILE OPEN EXPERIENCE”, organizzato assieme al partner IP4FVG Esteco.

Qui maggiori approfondimenti sul metodo.

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