31 Maggio 2019
L’Europa naviga verso il 5G
Lo scorso 16 maggio l’Unione Europea ha lanciato 7 progetti di ricerca e innovazione per avviare un piano di validazione su larga scala del 5G all’interno di una prima serie di mercati verticali. L’obiettivo dell’investimento, del valore di 100 milioni di euro, è quello di rinforzare le capacità dell’Europa di creare valore socioeconomico dalle nascenti tecnologie 5G.
Il sistema strutturale del 5G.
Come noto il 5G è la rete di nuova generazione che andrà a sostituire l’attuale 4G LTE fornendo una sensibile aumento della velocità di connessione, ma anche e soprattutto riuscendo ad utilizzare la rete mobile per una serie di processi e servizi attuale prerogativa di altri sistemi. Le sovrastrutture legate alla copertura del 5G e i prodotti abilitati ad utilizzare la nuova rete avranno bisogno di diversi anni per soppiantare l’attuale LTE: proprio per questo L’Europa si sta muovendo in maniera importante per anticipare e testare la sostenibilità del passaggio di strutture e sistemi in ottica 5G.
I progetti in partenza dell’Europa
I 7 progetti lanciati dall’UE hanno come obiettivo quello di esplorare la concreta applicabilità delle tecnologie 5G a casi d’uso quotidiani in una serie di mercati verticali e si inseriscono all’interno del sistema di partnership pubblico-private portate avanti dall’Europa e da attori privati dei mercati coinvolti. Tra i settori selezionati troviamo smart manufacturing, sanità, energia, automotive e trasporti aerei e ferroviari, logistica, settore agricolo e alimentare, media e intrattenimento, sicurezza pubblica, smart cities e turismo.
Cooperazione e investimenti
I progetti sono la naturale continuazione degli accordi presi tra i rappresentanti della Commissione Europea e i top leader del settore mobile in occasione del Mobile World Congress tenutosi a Barcellona all’inizio di quest’anno. In quell’occasione è stata concordata una linea comune di cooperazione e investimenti in aree strategiche per sviluppare mercati già abilitati all’uso 5G, come, ad esempio, l’industria 4.0, la mobilità e la sanità.
L’agenda dell’UE sembra, quindi, voler sviluppare una consapevolezza comune degli obiettivi di impiego e diffusione del 5G, dei requisiti di sistema e dei possibili modelli di cooperazione da costituire per la diffusione della seconda ondata di innovazione tecnologica, che avverrà in parallelo alla ormai già nota digital transfromation.